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ESCIVal d’Alpone fra geositi e vigneti per una candidatura UNESCO…
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ESCIA new species of the incertae sedis percoid fish †Bradyurus (Perciformes s.l.) from the Eocene of Bolca…
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ESCIAn unexpected Cenozoic record of palinurid lobsters (Achelata) from the lower Eocene of “Pesciara”…
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ESCIUn pesce fossile di 48 milioni di anni rivela l’inaspettata storia evolutiva dei pesci luna
Un pesce fossile di 48 milioni di anni Leggi tutto »
Museo dei fossili di Bolca
Il Museo dei fossili di Bolca sorge nell’omonima località dell’alta Val d’Alpone, nella zona orientale della Lessinia, in prossimità di noti giacimenti fossiliferi da secoli studiati dai paleontologi per via della abbondanza e varietà dei fossili che vi si rivengono. La visita al museo può proseguire tramite una passeggiata che scende dall’abitato di Bolca verso il monte Postale e la Pesciara, i due giacimenti di origine marina più famosi e importanti d’Italia; in particolare alcune gallerie della Pesciara sono anche visitabili.
Il Museo dei fossili di Bolca nasce nel 1971 in un edificio di piccole dimensioni, dove furono esposti i più interessanti reperti paleontologici suddivisi per giacimento, con alcuni raffigurazioni di come doveva essere l’ambiente di Bolca nell’Eocene. Con il passare degli anni, vista la sempre maggiore importanza scientifica della Pesciara e del Monte Postale e il crescente numero dei visitatori, la Comunità montana della Lessinia realizzò una nuova struttura per ospitare le collezioni museali, per la cui gestione è stata stipulata una convenzione con la famiglia Cerato, proprietaria dei giacimenti fossiliferi. Il nuovo museo, situato su due livelli e con tre sale espositive, venne quindi inaugurato il 28 luglio 1996. (Da Wikipedia)
Museo Paleontologico di Roncà
Il Museo dei Fossili di Roncà è un punto d’interesse da non perdere per chi visita il territorio dell’Est Veronese.
Entrati nel museo si può infatti fare un salto nel passato e vedere la vita di 40 milioni di anni fa, quando Roncà era ancora sotto un mare tropicale. Grazie alle continue eruzioni del complesso vulcanico del Monte Calvarina, la fauna e la flora allora esistenti sono riuscite ad arrivare fino a noi fossilizzate.
All’interno delle sale del museo si possono ammirare minerali, conchiglie, ostriche, coralli e anche la testa di un coccodrillo e il maestoso Prototherium, antico parente dei dugonghi che abitano ancora oggi i mari tropicali. Il museo è quindi punto d’incontro per esperti, curiosi, appassionati ma anche valido aiuto di studio per le scolaresche e non solo.
In accordo con l’associazione Val Nera, è possibile fare un’escursione sul sentiero naturalistico e visitare le cellule fossilifere che hanno arricchito il museo, accompagnati in un affascinante ambiente tra boschi e cascate.
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